martedì 24 marzo 2020

GASSMAN, VITTORIO



Per mia figlia se dici Gassman è Alessandro. Punto. È giusto così, appartiene al suo tempo, ha visto i suoi film, le fiction, le pubblicità. Lo ha visto dietro le quinte di X-Factor quando c’era il figlio che cantava.
Di Vittorio credo non sappia nulla, ne so poco anche io, lo ammetto. Mi ricordo le parti dei film in cui era più vecchio, La Famiglia, Sleepers. Forse ho visto Il sorpasso. Di recente sono capitata su Youtube e ho trovato Gassman che legge Montale. A lei non l’ho detto, non sa neanche chi sia, Montale.
Poi accade questa cosa, e rischio di passare per donna emotivamente instabile, quale probabilmente sono, ma ammetto di essermi commossa.
E’ tornata l’ora solare, si dorme un’ora in più, cioè qualcuno dorme un’ora in più. Io no, e neppure lei, a quanto pare, che arriva in cucina alle sette già vestita e pronta per la scuola. Oggi ha una verifica di italiano sulla Divina Commedia, i primi canti dell’Inferno.
Possiamo girarci intorno quanto vogliamo, possiamo anche dire di averla letta tutti dall’inizio alla fine, di averla amata oppure odiata, e possiamo dissertare su questo grande capolavoro, ma diciamo la verità: è un libro che abbiamo solo sfiorato alle superiori, qualcuno lo ha approfondito, qualcuno lo ha dimenticato, qualcun altro ne ha sentito qualche pezzo interpretato da Benigni. La maggior parte.
È un poema meraviglioso, non c’è che dire, ma è difficile anche per grandi letterati e menti illuminate, figuriamoci per ragazzini di sedici anni che leggono poco e nulla, e d’altronde se gli metti un cartonato di Giulia del Lellis all’ingresso della libreria cosa ti puoi aspettare?
Dovete capire, questa mattina alle sette, lei arriva in cucina, si siede, prende un caffè e dice: Gassman è proprio bravo.
-Scusa?-
-Gassman, Vittorio Gassman-
Mi guarda come se non sapessi chi è, poi prende il telefono e mette YouTube.
-E’ dalle cinque che ascolto Gassman recitare l’Inferno, bravissimo.
Non saranno state proprio le cinque però ha dell’incredibile no? Voglio dire, è la stessa persona che qualche giorno fa mi ha detto di volere fare i provini per Il Collegio, e se non sapete cos’è, è meglio, la stessa che mi ha chiesto cosa vuol dire ‘scibile’.
Beh, io ho deciso di essere meno critica, di fare un esame di coscienza e dare il beneficio del dubbio, a questa ragazza, in primis, ma anche ad altri, ho deciso di scendere dal piedistallo, e di essere persino meno snob verso la loro presunta ignoranza.
Sarò sempre qui se avrà bisogno di un consiglio per un libro da leggere o un film da vedere, la ascolterò ripetere storia e di sicuro le spiegherò i vocaboli che non ha mai sentito e non usa abitualmente, avrò fiducia nella sua scelta di cultura, nelle sue possibilità di imparare.
-Come è andata la verifica su Dante?-
-Abbastanza bene-
-Mi fa piacere-
-Alla fine però non mi sentivo sicura, bisognava paralre della persona di Dante in sovrapposizione a Virgilio, avevo paura di ripetermi, di andare fuori tema, mi è venuta un po’ d’ansia.-
-Quindi?-
-Niente, ho fatto la verifica su Calvalcanti.
-Ma scusa, è tre giorni che studi Dante.
-E allora? Ho parlato anche un po’ di Dante.-
Quella cosa di dare fiducia? Scusate. Ritiro tutto.

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