lunedì 18 maggio 2015

UNA SILVIA QUALUNQUE

Certe giornate non andrebbero neppure raccontate, non ne vale la pena, dovrebbero cadere così, in silenzio,  nell'universo delle cose dimenticate, regalate, così,  senza affetto,  all'oblio dei malumori, delle inofferenze, del pessimismo.
Però io questa la racconto ugualmente, perchè forse, se ci rido sopra, e se qualcuno ci ride con me, non sarà stata così inutile, forse, se qualcuno ha avuto una giornata vagamente simile, moderatamente inquietante come la mia, forse divideremo questa noia, questa incredulità di fronte a giornate davvero insulse....
Io, sul piatto, metto un colloquio con una peruviana senza un dente, tipo un canino, e con una cosa assurda dentro l'occhio che mi è sembrata un'ulcera, forse non lo era, ma io, lo giuro, non riuscivo a togliere lo sguardo da lì, e pensavo, posso lasciare mio figlio a questa donna? Sono così vittima dell'estetica?
Non è abbastanza? Allora metto il carico da cento... .. sono le nove, di sera,  in gelateria, il principe ha un bisogno fisiologico di gelato, ed io, non ho potuto dirgli di no, sto aspettando che mi servano, ed entra lei, ex modella, abitiamo nella stessa strada, abbiamo parecchi amici in comune, lo giuro, siamo conoscenti, buone conoscenti.....
- Ciao Silvia......
-Veramente sarei Anna.....
-Scusa, ho avuto un lapsus..... devo andare  a casa di Silvia e mi sono confusa......
-Non ti preoccupare.....
Poi la guardo, lei ed i suoi 186 cm di altezza, i suoi capelli corvini, le sue labbra carnose, i suoi occhi leggermente truccati, la sua gonna da gitana firmata.......ha quasi ragione a chiamarmi silvia.....una silvia qualunque.....
In questa cavolo di gelateria c'è pure uno specchio in cassa, così mentre guardo lei, vedo pure me, dietro, riflessa, coda ai capelli, senza trucco, una maglietta di zara, che proprio ora capisco essere bruttina genere insulso, e mi domando, perchè sono venuta in gelateria? E' ovvio che lei, dai suoi 186 cm non faccia neppure lo sforzo di ricordarsi come mi chiamo, probabilmente lei mi vede insulsa come la mia mia maglietta.....ma perchè sono in gelateria alle nove e mezza? Dovrei essere sotto le coperte, io e la mia camicia da notte, chè lei sicuramete dorme in babydoll.....
Poi me lo ricordo........sono le otto e mezza, ho scordato di comprare le sigarette, per quanto fumi ormai pochissimo, la sigaretta del dopocena è qualcosa a cui non posso rinuniuare, per cui, dico, -
- Scendo, porto giù il cane, intanto vado a comprare le sigarette.....'
- Già che esci, vai alla sorbetteria a prendere un gelato? -
- Il gelato? No, è troppo lontano,  non ce la faccio.......-
- Ti regalo cinquecento euro se vai a prendere il gelato.... crema e panna montata......
- Guarda che domani me li dai, non fare finte....
- Mamma, mamma anch'io voglio il gelato.......
- Eh no cara, se metti la tua parte, forse la mamma può prendere il gelato pure per te.....
- Amore, se addormenti Giorgio, non solo ti porto il gelato, ma ti restituisco il telefono.....
-Veramente ?-
...............................................
Noi viviamo così, ci compriamo, ci ricattiamo.....insomma l'abc dell'educazione e della responsabilità genitoriale...... ecco perchè certe giornate andrebbero dimenticate......... e naturalmente ho scherzato........ domani non vedrò l'ombra di una banconota di cinquecento, incontrerò qualcun altro per cui sono solo una silvia qualunque........ e ne scriverò post,  perchè in fondo, ma in fondo in fondo.....lo so che non è così importante.... anche se è l'ultima, e dico l'ultima volta che esco senza trucco e con una maglietta blu informe.....




domenica 17 maggio 2015

WOMEN FOOTBALL DAY

L'invito è arrivato più di due mesi fa via whatsApp, all'interno di una chat che appena appena tollero, fatta di persone di cui conosco i visi a malapena, figurarsi i nomi.....pertanto ho risposto in maniera sarcastica ma garbata,  che , No grazie,  non avrei partecipato...
Poi ci ho ripensato, forse per accontenare la principessa, forse per un senso di rivalsa con il principe, forse perchè fisicamente cado a pezzi, allora, Si grazie, sono dei vostri....
-Veramente mamma?-
-Certo tesoro, perchè, credi che non sia capace?-
-Tu non hai mai giocato a calcio-
-E allora? Posso sempre provare, inoltre ci allena Daniela....

Così è nato l'appuntamento del mercoledì pomeriggio, in un campo a borgo panigale distante almeno mezz'ora di macchina, riscaldamento, stretching, skip uno due indietro, (che ancora non ho capito cosa sia) , impariamo la conduzione, tecnicamente si chiama passaggio uno due, di collo non di punta, ma sei sicura di volere stare in difesa?  cerchiamo di evitare il contatto? Forse sarebbe opportuno che faceste un certificato medico... Comunque ricordate: siamo qui per divertirci, etc. etc. etc...
Se me l'avessero raccontato non ci avrei mai creduto, comunque domenica eravamo lì, nella magica cornice del campo sportivo Filippetti di Zola Predosa,  a disputare il torneo delle mamme, il Women Football Day,  una sgargiante divisa rossoblu, braghini e calzettoni compresi, praticamente l'apoteosi della femmilità, sotto gli occhi brillanti e felici?  delle nostre figlie, e, udite udite, del principe Nicola, che per la prima volta non è stato protagonista della domenica sportiva.....
Palla al centro, fischio, via...... Fashion (che siamo noi) contro Pantarei (che sono loro),  .......mi ci vogliono dieci secondi per capire che, di mamme, forse siamo in quattro o cinque, le altre, le pantarei, divisa oro e nera, più simili agli all black neozeladesi, che alle mamme delle rolandino, forse qualche bambino ce l'hanno, ma di sicuro non sono qui per scherzare, non sono venute a far ridere, sono venute con l'intenzione serrata di vincere.
Infatti vincono, meritatamente, ed altrettanto meritatamente le fashion arrivano ultime, goal subiti una decina, goal realizzati , zero, ecetto uno, fasullo, raccontato ad un figlio di sei anni per farlo felice... Per il resto, nel mio piccolo, sono riuscita a non farmi venire un infarto, a tirare una volta in porta (parata), a fare un pallonetto (per caso), a prendere la palla con le mani (rigore) .... che altro.....
Nulla, il principe se n'è andato molto deluso alla seconda partita del torneo, scuotendo la testa e borbottando di contro il nostro mister, mantenendo intatto il primato sportivo in famiglia, la principessa ha cercato di consolarmi, hai giocato bene mamma, in fondo ti sei allenata solo un mese, poi ricordati del tuo mal di schiena..... poi hai partorito..... Si tesoro grazie, è passato più di un anno.....
Il women football day è passato, e se ho detto che l'ho fatto per mia figlia, ho mentito, perchè era un pezzo che non mi divertivo così, con delle amiche, facendo qualcosa di assolutamente ridcolo come correre dietro ad una palla....
Ora, non so perchè, il calcio mi perseguita, e non posso capacitarmene, non voglio soccombere, odio l'europa league, la finale di coppa a berlino, il frosinone che va in serie A, saputo, il cittadella, lopez che è stato esonerato, etcetera etcetera etcetera ...
Oggi cercherò di riabilitarmi, guarderò  la finale Djokovic-Federer  e credò mi sentirò meglio, anche se una vocina, molto simile a quella del mister, mi sussurra piano all'orecchio....hai del talento tu.... mi dice.... se ti allenassi potresti giocare..... pensaci l'anno prossimo......
-Tesoro, non vorrei ferirti, ma credo volesse solo essere gentile.......non te la prendere.....comunque te lo devo proprio dire... sembravi una bambina......