domenica 11 ottobre 2015

GIORNATA UGGIOSA

Niente di meglio di una giornata uggiosa come questa, per, nell'ordine:  fare il cambio armadi e rendersi conto che l'ultimo compulsivo raptus di riordino ha effettivamente decimato la selezione capi autunno-inverno; sedersi qui, davanti ad un computer, a rimuginare su ansie ed incertezze; prendere un'agendina nuova su cui scrivere programmi che forse, per una volta,  tenterò di rispettare.....
Cosa avrò poi da lamentarmi non lo so, le novità lavorative promettono bene, e forse riuscirò a comprarmi anche qualche vestito nuovo, e se poi non dovesse succedere, mi farò bastare i frutti del raptus compulsivo da eliminazione che, per una volta, ha attaccato la mia sorella più grande, faro di eleganza e stile, facendomi piovere addosso giacche, pantaloni, vestitini, e maglioni, tutto  rigorosamente firmato e senza pelucchi.....
Poi che dire del weekend a Londra appena trascorso, a godermi la mia principessa in un ristorantino di Covent Garden, a rivivere anche solo per due giorni il nostro amore simbiotico, a farci coccolare un po' dal nostro principe, che si sa, all'estero dà sempre il meglio di sé.... "Vi dò un'ora di tempo per cercarvi un regalo a testa....."... occasione che abbiamo malamente sprecato, almeno io, che ho impiegato mezz'ora solo per decidere in che negozio entrare.....(guarda mamma che sono già passati venti minuti....)... che stress neanche shopping so fare....
Ecco è un periodo così, nonostante tutte le belle cose che ho e che faccio, mi prende questo senso di incapacità alienante, non so organizzarmi, non so fare la spesa, non so guidare, non so tenere in ordine due documenti, non riesco a pagare in tempo le cose....
Forse ce li hanno tutti dei momenti così, o forse c'è un limite a quello che si può umanamente fare in una giornata, un limite a quanti minuti si possono passare in coda tra porta san mamolo e porta castiglione, un limite alla quantità di brodo vegetale che si può cucinare nella vita, un limite a quanti  lego si possono raccogliere nell'arco di un'ora.  Sicuramente un limite c'è, per queste cose e per tante altre, ma nessuno di noi lo conosce, forse andrebbe scritto in un piccolo compendio... anzi, scriverlo sarà uno dei prossimi progetti....di quelli che comincio e non finisco mai....
Facciamo così, debelliamo questo vuoto di autostima con i pensieri positivi, perchè mentre scricchiolano pure le fondamenta delle mie certezze di madre, si deve per forza, con metodo e volontà, guardare solo al bello, al buono....
Il bello è lui, il signor brum brum, che a quasi due anni si esprime con queste otto parole.....mamma, papà, brum brum, dada, nonna, nonno (che usa anche per dire no), babau ed infine... issa.... la mia parola preferita..... chè vederlo quando fa uno sforzo e sibila come Harry Potter che parla serpentese è ancora uno degli antidoti ad ogni malumore.....
Il buono è lui, che si sveglia dicendo ...papà....per il quale ha un trasporto al limite dell'inspiegabile,   che ha imparato a dare i baci, che saluta gli amici dell'asilo sventolando la manina, appena mi vede fuori dalla porta....
Il buono è lei, la ragazzina ruvida ed insofferente, che si fa truccare in un negozietto di Londra, che non mi sopporta e non  mi ascolta, che mi dice 'tu non capisci' ...... Ho respirato insieme a lei per dodici anni ... .... cosa esattamente non capirei? .....
Il bello è lei, i capelli pieni di nodi, due gambe lunghe e magre, un centimetro al mio numero di scarpe, bello è il suo desiderio di scapparmi via, di fare da sola, di non essere solo una bambina, la mia bambina..... ecco, ci risiamo.... sto di nuovo rimuginando......