domenica 14 aprile 2013

GIORNATA COMUNITARIA

-Che facciamo oggi? andiamo al mare? E' una giornata favolosa....!-
-Veramente oggi ci sarebbe la giornata comunitaria in parrocchia, sai, si mangia tutti insieme, si prega, insomma si sta insieme...... so che non avrai voglia, ma giulia ha la prima comunione tra un mese........faccio fatica a dire sempre no....'
-Non ho capito, dobbiamo andare in parrocchia a mangiare dei panini? Te lo puoi scordare!-
-In realtà ho detto che eri a letto, che giri con le stampelle, che ti devi operare tra una settimana, e che avrei pranzato con te..... per raggiungere poi giulia verso le  due.....magari se non passi proprio davanti alla chiesa in tenuta da ciclista è meglio.....
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Sono nel cortile della parrocchia, chiacchero con l'unica persona che conosco, (le altre due o tre amiche che frequento in parrocchia, chissà perchè, si sono defilate)  parliamo di problemi di scuola, gita di classe, feste di compleanno e regali alle maestre quando veniamo richiamate...... è il momento della preghiera? no, è il  momento della condivisione, mettiamo le panche in cerchio, una ragazza prende la parola (ed un microfono mio Dio) e cominciamo a condividere.....
Io non so se ho voglia di partecipare, ma di sicuro non posso alzarmi quindi ascolto, ascolto una donna che prende in mano un microfono ed inizia a sfogare tutte le sue frustrazioni di moglie trascurata, di madre sfinita, di donna stanca e arrabbiata, poi ascolto un'altra che dice 'sono paola, anche mio marito è inesistente, voglio dire mi è utile in certe cose (utile?)' poi si corregge, ha esagerato 'veramente oggi c'era il gran premio....', poi c'è Elena che : '....i figli unici non sanno fare comunità'....... allora sto per prenderlo io il microfono e spiazzare tutti.......'sono anna non bevo da 100 giorni......ah ah.....' poi lascio perdere, penso che mia figlia deve fare la prima comunione.....
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- Sei rimasto sul divano due ore? potevi almeno sparecchiare...-
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-vado a prendere un gelato?
-Siiiiiii, fragola e panna per me, crema per Giulia......
-Prendo anche il cane.....
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-il gelato?
-C'era fila, non ne avevo voglia!
-C'era fila? sul serio non hai preso il gelato?
-Si, c'era fila e non avevo voglia di farla, poi sono già le sei e mezza, è quasi ora di cena.... comunque in freezer ci sono dei cornetti....e poi ho portato fuori il cane, ed ho anche raccolto i suoi simpatici regali.....
-Io non ci posso credere....esci per portarmi un gelato e ti presenti a casa senza ......
- Dai non fare la tragica.........se vuoi stasera ti porto a mangiare libanese......





mercoledì 3 aprile 2013

UN GIORNO OGNI TANTO

E' concesso un giorno ogni tanto odiare tutti? spero di sì, perchè oggi è un giorno di quelli... odio l'idraulico logorroico che impiega 15 minuti per spiegarmi che non può venire, odio il muratore che fuma 80 sigarette alle 8 del mattino, odio il muratore extracomunitario che non parla italiano e non riesco a spiegargli come deve fare quel cavolo di muro, odio il falegname piagnucolone al quale non posso garantire un lavoro da migliaia di euro, per par condicio odio anche l'ingegnere pazzo che mi manda otto mail al giorno, il geometra del comune che cerca di spiegarmi il regolamento edilizio (documento incomprensibile ai più) ...e fin qui la sfera lavoro, ma odio anche tutti gli altri, odio è una parola impegnativa.... ma mal sopporto (va meglio?) mio marito con legamento crociato lesionato, mia figlia che dopo una giornata di lavoro intensa mi insgue per casa suonando il flauto, o mi ricorda che le ho promesso una partita a backgammon, fatico a comprendere mia madre che interrompe una riunione importante, 'perchè è urgente'...'cos'è successo? stai male?'..'No, volevo un consiglio sulla macchina che dovrebbe comprare tuo padre......' (urgente?)..... vado avanti? mia sorella che mi tortura con la disposizione dei mobili della nuova casa, ed io parlo, parlo, parlo, disegno, consiglio...poi fa sempre il contrario di quel che ho detto, mia suocera che mi  chiama in lacrime per sapere se suo figlio camminerà ancora, poi odio con tutto il cuore 'violetta', programma sudamericano letteralmente inguardabile che ha stregato mia figlia ed altre migliaia di ragazzine che cantano canzoni spagnole senza pietà, già che ci siamo odio anche Justin Bieber, anche se non so neppure chi è, giusto per principio.....odio il maledetto ragù che ha impestato tutta casa, accidenti a me e a quando ho deciso di farlo......... in questo mare di malumore indiscriminato c'è spazio anche per un po' d'amore..... amo il falegname di Sacile, che nel suo mutismo ha risolto usa situazione potenzialmente catastrofica, amo i pistacchi provvidenziali ed una birretta con un'amica che oggi sta traslocando e forse odia tutti anche più di me..... amo il mio piccolo cane dagli occhi profondi, ed amo questi dieci minuti di blog in cui riverso tutte le mie stupide giornate.....

lunedì 1 aprile 2013

INFORTUNATO (parte 2)

Ripartiamo da San Candido ore 18 00, continua a nevicare, la strada è bianca, già non sopporto guidare con il buio, ma il buio e la neve insieme........... non c'è alternativa, il principe è steccato...... dolorante.....guiderò....
Saranno 20 anni che ho la patente, sono andata ovunque, sola, sola con mia figlia, sola con mia figlia e un cane, non ho mai chiesto nulla a nessuno, ho caricato macchine, valige, biciclette, mobili, ho preso traghetti, sono stata in cantieri lontani, ho guidato una marea di macchine, grandi piccole, suv, perfino il cassone di mio padre,  mi mancano solo i furgoni, e non avrei problemi neanche con quelli, ma forse il principe non lo sa, o lo ha semplicemente scordato, perchè comincia a dirmi frena, scala, prima, seconda, stringi la curva, allarga, allarga , non frenare, usa il freno motore....... quando mi vede innervosita per questa totale mancanza di fiducia tace, ma comincia a gesticolare.......insopportabile.... sono stanca, nervosa, non vedo niente con questa stupida neve.... vedo un pullman, mi spavento e freno, la macchina sbanda un po' .. e così i miei 20 anni di patente non servono a nulla, mio marito penserà per tutta la vita che non so guidare....
Finalmente arriviamo a casa, sono sfinita, Giulia ha fame, pronti, ai fornelli, via!
-Mamma, ma domani torniamo a sciare?-
-No tesoro, domani andiamo casa-
-A casa a Bologna?-
-Si tesoro, a casa a Bologna-
-E guidi tu?-
-Si guido io, qualcosa in contrario? .....



L'INFORTUNIO (parte prima)

Il principe si è infortunato, una banalissima caduta durante l'ultima sciata di stagione... la neve era brutta, pericolosa, mi aveva detto fin dal mattino, ed io, peoccupatissima,  avevo incollato gli occhi su Giulia,  attraverso una nebbia che in pochi secondi la faceva sparire nel bianco... poi pouf! in un attimo il prinicpe era sdraiato sulla neve, immobile, uno sci si era staccato, ed io ho provato la strana sensazione di non volermi avvicinare, di ritardare il più possibile l'incontro con il suo sguardo arrabbiato, dolorante....
E' una distorsione al ginocchio, con sospetta lesione di legamento crociato anteriore.... per qualsiasi persona sarebbe di sicuro  un infortunio noioso, una cosa seccante, ma tutto sommato sopportabile.... per noi invece no, per noi è la tragedia, la fine di tutto.... raccolgo in fretta sci, racchette, bambina, salutiamo amici con sorrisi e battute, poi entriamo in macchina e cala il silenzio......... cinque minuti di silenzio.... poi:
-Andiamo all'ospedale?-
Silenzio......
-Io credo sarebbe meglio andare all'ospedale a fare una lastra...-
prima silenzio... poi parte l'urlo......
-Basta che non dici per quindici volte andiamo all'ospedale, perchè tanto non ci vado!
-l'ho detto due volte perchè non mi hai risposto.....non te la devi prendere con me se ti sei fatto male!!
-Voglio anche vedere che fai l'offesa quando sono io che mi sono fatto male.....(sempre urlando)
Respiro profondamente..... altri cinque minuti di silenzio......pessimismo....fastidio.....
-Forse è meglio se andiamo all'ospedale, ho un male insopportabile.......-  si è miracolosamente convinto, ma io  sto zitta,  continuo a respirare....
-andiamo al Codivilla?-
-No, è meglio a San Candido...- (un'ora di macchina, fuori nevica.... andiamo pure a San Candido)
passiamo davanti al codivilla..... dai proviamo, in fondo dobbiamo fare solo una lastra.... al pronto soccorso c'è scrittto : 'Suonare una volta ed aspettare'........ aspettiamo ... un minuto, due, tre, cinque... sotto la nevicata.... andiamo a San Candido che è meglio.....
40 minuti e siamo in ospedale, dove in effetti sono bravi, solo due ore per visita, radiografie, diagnosi e dimissione .... due ore in cui io e giulia assistiamo ad arrivo di bambina neonata che ha bevuto tappo di lysoform, sciatore tedesco che arriva in ambulanza imprecando, e ragazza mora che entra in pronto soccorso si siede, accende ipod, chiude gli occhi e sembra dormire... mah............................... to be continued......