sabato 22 ottobre 2016

CLAP YOUR HANDS

Per fortuna è venerdì, perche certe settimane pesano più di altre, e quando le butti alle spalle, con un bicchiere di birra e una bruschetta all'olio, non so voi, ma io respiro più profondamente.
Nulla di trascendentale, ma sono le otto e mezza, carico Muffo (nuovo soprannome di Giorgino) in macchina, mi siedo al posto di guida, guardo nel cruscotto e vedo il simbolo di un orologio con  un - 4 lampeggiante a fianco, lo ammetto, ci metto un po' per arrivarci: mi sta segnalando che tra quattro giorni devo fare il tagliando. Un conto conto alla rovescia, programmato da qualche cervellone tedesco appositamente per me, per dirmi che sono un'inetta,  per disturbarmi e mettermi di cattivo umore. In questo è efficace.
Per la sua funzione, no, non lo farò il tagliando tra quattro giorni, non ne ho nè il tempo nè la voglia, e poi ho deciso di sfidare il computer della mia polo, voglio vedere il messaggio del giorno zero, mi aspetto: 'Sei la solita cialtrona! Ti abbiamo dato quindici giorni, ti abbiamo avvertito ogni santo giorno, e tu? come al solito te ne freghi, vergogna! E se non ti vergogni, allora pensa a lavare la macchina, che nel bagagliaio c'è ancora la sabbia sarda'- Troppo duro? ma sono tedeschi!
Il computer non è ancora così intelligente, nè la macchina possiede telecamera alcuna, altrimenti avrebbe visto che la sabbia è anche nel cassettino delle monete. Ecco, di questo un po' mi vergogno, ma pochissimo.
E' che se avessi due ore, andrei dal parrucchiere, che ne ho un gran bisogno, o ci porterei il mio cane che ne ha bisogno più di me.
Forse ho solo bisogno di qualcuno che mi organizzi le giornate, perche io non l'ho mai saputo fare. O di qualche tabella excel, mentre sogno la giratempo di harry potter.
Magari potrei assumere un Mr Hobson che mi aspetti a casa, con un bagno caldo ed i vestiti piegati sul letto, sì, Mr hobson, quello di Arturo, anche se non sono miliardaria, e neppure alcolista, per fortuna, anche se la strada è quella.
Oppure posso andare avanti così, con i miei mr hobson: la signora Fina che viene due volte a settimana ad occuparsi della casa, ed Arianna che si occupa di Giorgio,  l'una che lamenta sempre 'un gran nero', girando il coltello nella piaga della mia inettitudine casalinga,  l'altra che invece ha un sorriso luminoso, dei bellissimi e lunghi ricci, e l'energia di una venticinquenne felice.
Sì, andrò avanti così, accettando i saltuari cedimenti, sempre che lo siano il litigare furiosamente con quelli che non ti lasciano cambiare corsia sui viali, o battere le mani in macchina su una canzone di justin timberlake, o su un'altra, inutile, che però dice 'clap your hands'.
Andrò avanti così perchè è il meglio che so fare, e credo di essere in ottima compagnia, in questo funambolico esercizio di combinare tutto, famiglia, lavoro, passioni.
Oggi, per esempio, due ore me le sono prese, in realtà me le ha regalate mia madre, e sono andata a sentire una scrittrice che amo, e che di salti mortali, ne fa anche più di me, ho mangiato una pizzetta di altero, ed ho comprato un paio di vestiti senza nemmeno provarli, perchè avevo caldo, le due ore stavano per scadere, e poi ho trenta giorni per cambiarli.
Comunque tra due giorni è lunedì, la settimana comincerà in salita, con un - 1 sul cruscotto, ma sai cosa ti dico? : CLAP YOUR HANDS