domenica 28 giugno 2015

I VERI AMICI

Il bilancio del mese riccionese, che dire, è sempre positivo, giorgio è un piccolo fiore profumato, beve acqua salata, batte le manine, gioca con le pentole, entra nel forno, si butta in acqua, che sia del mare o del lavandino di cucina, insiste nel mangiare solo pappe, beve dal bicchiere, ma se è di vetro, picchia la Nina, ma con amore, detesta le scarpe, ma solo le proprie.
Ama farsi rincorrere dalla Nina, in mano un biscotto che si litigano.... Vince lei naturalmente, quando si tratta di cibo, é più furba e più forte..... La mia ponga....lui comunque si lascia sconfiggere con grandi sorrisi......
Ama tremendamente infilare le scarpe agli altri, compresa una signora di Lodi con la tenda dietro la nostra.....che, dati i suoi tre figli, non ha battuto ciglio.....
La mia ragazza è sempre più bella, sempre più grande, sempre più assente, a giocare a ping pong, a mangiare con le amiche, in libreria a fare un giro, in strada a giocare a pallavolo, ma sono così innamorata di lei e delle sue rapidissime trasformazioni, che cerco di adattarmi a questa evoluzione senza cedere a stupide malinconie...
Però ogni tanto cedo, è così mercoledì me la porto ad un concerto, il primo della sua vita, allo stadio, biglietto prato....... E la sto assillando con il repertorio e la scaletta per potere cantare a squarciagola tutte le canzoni.... Jovanotti? Macché, Tiziano, e comunque zitti zitti, appena dico che andiamo al concerto, spuntano come funghi i fan timidi e ritrosi, quelli che che dicono di ascoltare solo rock e di nascosto ascoltano Ron.....
Il principe? Un po' mi vergogno persino a dirlo, ma é in Austria, con gli amici, per l'ennesima inutile gara......e per il tour promozionale dell'ultimo libro di Cleto.......ché ci mancava pure questo......
D'altronde , ormai lo conosciamo, é capace di fare degli ironman da dodici ore senza fiatare, ma se deve portare una cassa d'acqua, o caricare una macchina, ha mal di schiena, un filo di mal di testa, ha lavorato dodici ore, non ha dormito, l'ha punto un calabrone, ha bruciore di stomaco, non si sente tanto bene.......
Per questa volta comunque sarò onesta, era nei patti, poi mi ha promesso un paio di sandali di tassinari, ha prenotato i voli per valencia, e al momento non mi viene in mente altro, ma qualcos'altro di buono ha sicuramente fatto......
Comunque lunedì si fanno le valige, si impacchettano lettini, seggioloni, passeggini, si sgonfiano piscinette, salvagenti, materassini, si lavano secchielli e palette, si smonta la ruota davanti di n. due biciclette e si tenta disperatamente di fare entrare tutto in una Fiat Multipla, anno 1999, no aria condizionata, no radio, si a spia lampeggiante che dice 'porte aperte' , ma quali, non è dato sapere.....
Data l'assenza giustificata del principe e della di lui macchina familiare,mi sono rivolta agli amici, di quelli veri, perché uno che sposa la tua migliore amica, di default diventa il tuo migliore amico.... Ne sarà al corrente? Penso di si, perché é andato dal meccanico a ritirare il bolide, ha detto 'vieni a prenderlo alle sette, così ti fermi anche a cena.....', ha preteso, con mio stupore, che facessimo un giro insieme per istruirmi (gli uomini.....), ha mostrato lieve preoccupazione sul mio uso del cambio, poi, con leggerezza, vera o presunta,  ha preso le chiavi della mia macchina, polo Volkswagen anno 2014........ rigorosamente in riserva, insospettabilmente pulita, e con una minacciosa chiave inglese lampeggiante ad indicare i malfunzionamenti n. 4,5,6 ......... (Leggere libretto istruzioni o recarsi in autofficine autorizzata) .....
Comunque, quando hai bisogno di un amico, é bello sapere dove andare, trovare una qualche casa dove ti senti come a casa tua, una casa dove ti vengono in mente l'infanzia, l'adolescenza, la maturità, i viaggi in Grecia, il campeggio, il primo motorino, l'erasmus, un weekend a porco Ercole.......per  raccontarli ad una bambina ricciolosa di sei anni, curiosa, simpatica, febbricitante, gli occhi spalancati, ed un sorriso furbo che ho incontrato almeno trent'anni fa.....

lunedì 8 giugno 2015

SUA MAESTÀ

Ore 23 45

-Ci credi che mi ha punto un'ape?-
-Come? A quest'ora?-
-Non so, si era insinuata vicino al cuscino, mi sono seduta per leggere, ed ho sentito un male tremendo, il pungiglione me l'ha tolto giulia con le pinzette, io non ci vedevo dal dolore...-
-La conosco quell'ape, ho cercato di ucciderla stamattina, evidentemente non ci sono riuscito...e lei si é vendicata con te...-
-Vuoi dire che hai tramortito un'ape questa mattina, e l'hai lasciata mezza morta e furibonda tra le coperte del nostro letto, poi te ne sei andato bello bello a Berlino con gli amici? -
-Pensavo fosse morta... E comunque torno domattina presto.....
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Ore 11 

-Che fai oggi?-
-Mi riposo un po', sono molto stanco.....-
-Sei stanco.... Uhm, sei stanco...... Io faccio avanti e indietro da una settimana, mi divido tra cane, il bambino con la sesta malattia, la bambina con la malattia dei gavettoni, e tu sei stanco perché poverino ieri sera eri a vedere la finale di una partita di calcio..... 
-Non mi sgridare subito, e poi cosa dovrei dire io? Qui da solo, senza di te, Bubú, senza la scimmia, neppure la Nina mi hai lasciato.... Sai che mi sembra di sentire le zampette? Mi guardo intorno, invece non c'è.... 
-Adesso non fare il sentimentale, se ti senti così solo stasera vieni con noi al mare..
-Te l'ho detto, sono stanco e poi domattina devo andare in bici, domenica ho la gara.....
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La gara, l'ironman, la finale di champions, Kona, il nuovo libro di Cleto, il lavoro naturalmente..... Il principe é così, serio e leggerissimo, faticoso ed amabile, simpatico ed insopportabile, egoista ma generoso, fuggevole ma granitico, elastico ed irremovibile, e tanto altro, comunque ....prendere o lasciare.....
Qualche giorno fa abbiamo fatto sedici anni insieme, ce lo siamo scordati entrambi, io a riccione,  lui a bologna, sedici anni di complicità, comprensione, fiducia, amore, risate, confusione, figli, cani, nipoti, amici, nonni, giornate sí e giornate no, momenti luminosi e momenti bui, scontri e confronti,
silenzi magici e silenzi insopportabili, scherzi e prese in giro .....
Sedici anni intensi e divertenti, i primi due soltanto, romantici e sdolcinati fino alla nausea, raccolti in un compendio di sms da baci perugina, non sembriamo neppure noi... Noi siamo questi qui, quelli di oggi, quelli che -ci vediamo un paio di giorni in giugno?-, quelli che si incrociano in ascensore, quelli che si soffiano come i gatti, quelli del - ti ho lasciato il biglietto della lavanderia, sette camicie, piegate, non in gruccia....., quelli allergici agli sms affettuosi e melensi, al loro posto molti 'bau' e molti 'arf' che forse è peggio, e poi qualche gag.....

Ore 21

-Che fai?-
-Aspetto amici-
-Ah, brava, io vado a mangiare qualcosa con Luca...
-ok, a dopo....

Ore 21 10

-Che amici?-
-Di Maria de Filippi..-
-Ah...
-Cosa avevi capito?-
-Non so.... Forse é meglio che mi riporti almeno la Nina.... 

giovedì 4 giugno 2015

UN PO' DI LENTEZZA

Le certezze della vita sono poche, però,  che giugno sia in assoluto il mese più bello dell'anno, è una delle mie.
Adoro le giornate lunghe, la festa della repubblica e ponte annesso, il buonumore che porta l'inizio dell'estate, e, soprattutto, la semilibertà che raggiungo catapultando i bambini al mare, affidati alle cure affettuose della nonna, ai bagni Mario, ed alla via Francesco Baracca, lato ferrovia, nella mia personalissima storia ed infanzia, sinonimo di felicità.
Abbiamo inaugurato la stagione riccionese in un weekend tumultuoso ed affollato, avanti e indietro sull'A14, con una nipote che faceva la Comunione, Giorgino con la febbre a trentanove, ed una dodicenne attaccata all'ipad per seguire i playoff del Bologna calcio.
Ho passato tre giorni chiusa in casa, con una scimmia addosso, la testa pendula, gli occhietti lucidi, ed il broncio di suo padre, pensando che, no, non sarei mai riuscita a lasciarlo lì, nemmeno per tre giorni, sebbene con quella santa di mia madre, oppure, l'avrei lasciato, ma con indicibile sofferenza, come se lasciassi un dito, od una mano.
Invece eccomi qui, immersa in un silenzio ed in una solitudine che avevo perfino scordato, una birretta ed un sacchetto di patatine, praticamente il paradiso...
Questa casa senza Giorgio  sembra leggermente strana, leggermente vuota, leggermente quieta, e nostante lui sia il mio dito, la mia mano, il mio avambraccio, la mia spalla, e tutto il resto di me, oggi questa leggerezza la benedico, perchè mi ha lasciato disegnare, scrivere, guardare la tv, leggere....
Eppure ero tornata a casa per lavorare, ed ho combinato poco o nulla,  stregata da un guizzo di libertà, padrona di casa mia, per una volta dopo sedici mesi, padrona del mio tempo e di un po' di lentezza....
Però domani corro, corro dalla mia bestiolina che è riuscita a dire 'mamma' per telefono, piccolo mascalzone spaccacuore, e lascio qui l'altra bestiaccia, la dodicenne scorbutica e ruvida, che non viene al mare perchè ha una festa, due feste, tre feste, i gavettoni e chissà che altro,  che mi ha fatto intravedere seriamente la distanza di dieci anni, e mi prospetta un futuro incerto e ballerino, un ping pong tra festine di asilo e prime uscite serali, una giostra impazzita tra pagine piene di vocali tremolanti e versioni di latino.... ci sarà da divertirsi... almeno spero.