lunedì 21 settembre 2015

PRIMA DI CAMPIONATO....

L'amore per i figli si dimostra in tanti modi, li accudisci, naturalmente, li coccoli, li ascolti, gli insegni le cose più importanti, gli leggi un libro, gli inventi una favola, gli dormi di fianco, li ascolti respirare..... e a volte, spesso, fai cose che non avresti mai fatto in vita tua, solo per vedere un guizzo di felicità nei loro occhi...Così fai l'abbonamento al bologna fc, distinti laterali settore effe, fila 32, posto 23.......ignori tutto del calcio, delle dinamiche da stadio, dell'impossibilità di portare dentro una bottiglietta d'acqua, o un accendino, ignori quale sia l'ingresso dei distinti, sai solo che è impossibile, o quasi, parcheggiare, così ti avvi a piedii... sotto una pioggerellina inutile di settembre, forse ignori di avere quasi quarantadue anni, perchè appena vedi sotto casa un un taxi aprire le portiere ad un signore elegante e distinto con nipotino a seguito di cinque anni e maglietta del bologna, senza riflettere ti esce : 'Scusi ci darebbe un passaggio allo stadio?'... Lui è senza parole, troppo elegante, troppo educato per rifiutarsi... il bambino timido ed impacciato non capisce chi siamo, Giulia, povero amore mio, si vergogna come se avessi rubato una macchina... solo io, nel profondo del mio cuore, mi diverto come una pazza, mi sembra di essere tornata una stupida diciottenne che faceva l'autostop a Miykonos...
Sarà che lo stadio è una roba dadiciottenne che mi sono fatta contagiare....
Comunque arriviamo .... la pioggerellina è già finita .... il signore elegante naturalmente è in tribuna,  lo ringrazio con trasporto e seguo la folla.... arrivo all'ingresso, mi aprono la borsa, mi requisiscono accendino, bottiglia d'acqua, sai mai che la madre quarantenne in un impeto di frustrazione possa lanciarli contro quattro frusinati...... poi entro, non ho la più pallida idea di dove devo andare, Giulia mi fa strada, mi dice che siamo di fianco alla torretta, io so solo che dovremmo essere vicino ad una mia amica.. la cerco, non la vedo..... senza di lei non so se potrò farcela.....
Naturalmente sbagliamo lato, ci sediamo allegramente nel posto di altri due, e solo a cinque minuti dall'inizio, troviamo finalmente il nostro fantastico seggiolino... nuovo di zecca.... ed il gruppetto di amici che mi sosterrà in questa linga stagione....
Il resto, non so neanche se raccontarlo... ci saranno quaranta gradi, un sole cocente, ed io vestita come se dovesse arrivare la tempesta perfetta, che peraltro avevano annunciato.... senza un goccio d'acqua, per fortuna c'è il ragazzo che gira con la bottiglia e vende bicchieri d'acqua..... euro uno e sessanta l'uno..... chè mi sembra giusto... ma che è l'acqua di Lourdes? .... urla il vicino.... la stagione sarà esilarante.....prevedo matte risate.... soprattutto grazie al mio vicino di posto, un forrest gump in piena regola, che vorrebbe intavolare con me e la mia amica di avventura  dissertazioni varie sul campionato, sulla Juve, ed anche su una ragazza che ha conosciuto, e che gli piace davvero, ma davvero tanto.....


venerdì 11 settembre 2015

PASSA LA PAURA

Tornare a casa dalle vacanze a volte è faticoso, malinconico, triste, ma questa volta no, questa volta quando ho infilato la chiave nella porta ero felice, serena, tranquilla, finalmente in pace.
Ho dato un sospiro di sollievo, nonostante polvere e ragnatele avessero preso serenamente il sopravvento, nonostante quintali di cose da lavare e nessuno a cui chiedere il benchè minimo aiuto per piegarle e stirarle, nonostante fogli sparsi sul mio tavolo da lavoro, nonostante il caos dilagante insomma.
Saranno stati i troppi voli, le turbolenze, i check in, le valige da fare e disfare, il passeggino da smontare e chiudere, le pappe confezionate di giorgio, chili di crackers nelle cerniere delle borse, l'incubo della sabbia misto briciole presente ovunque.....sarà che viaggiare con un bambino di quasi due anni, per me, ma forse solo per me, è incredibilmente faticoso, ma il rientrare nel mio quotidiano, benchè confuso e caotico, è sempre rassicurante e avvolgente.
I miei orari da tedesca, i miei microscopici ma inalterabili spazi, il mio cane, il mio letto, i miei libri, il mio computer, sì, sono decisamente tornata a casa volentieri...
Ognuno regisce alla propria maniera, il principe, ad esempio, è scappato per una settimana, da me, dai bambini, dal cane, dal disordine, dagli orari tedeschi.... non ho detto nulla, ho compreso la sua necessità di silenzio e libertà... avessi potuto, forse, sarei scappata anch'io, ma anche no, a me, e solo a me, rinchiudersi nella mia casa, fa sentire libera.....ha dell'incredibile, lo so, ma ognuno, dicevo,  ha i propri disturbi.....
Poi quel sospiro di sollievo, diventa magicamente un singhiozzo, perchè in gola rimbalzano l'inserimento dell'asilo, i compiti delle vacanze rigorosamente confusi tra le briciole e la sabbia di una qualche mia borsa,  una serie inquietante di cose da pagare, di pratiche da riprendere in mano, di commissioni da sbrigare, le visite mediche dei bambini, dei nonni, e già che ci siamo faccio un controllino anch'io che non si sa mai....
La cesta della biancheria nel frattempo assume dimensioni faraoniche, perchè lavo, lavo, lavo e non stiro mai, perchè non sono capace e non mi piace, semmai stendo bene, poi piego....ma è una truffa, si capisce subito, tanto Giorgino ribellarsi non può, Giulia non ci proverebbe neppure, il principe sottovoce chiede se mai un qualche aiuto domestico varcherà di nuovo la nostra porta.....
Ad ogni modo, benchè le mie mura di casa siano la panacea di tutti i mali, oggi la giornata ha riservato qualche perla per esaurimento nervoso prossimo venturo...... visita medico oculistica del nonno, con conseguente diagnosi di malattia oculare degneretiva e soprattutto ereditaria...., perdita temporanea della dada n. 2, disintegratasi un piede scivolando su un piatto rotto....., e conclusiva colluttazione con piccolo esemplare di cane, impazzito alla vista della mia adorabile ponghetta, per difendere la quale ho subito aggressione mandibolare di lieve entità in zona sub ascellare. 
Non mi rimane che barricarmi sotto le coperte del letto,  di nascosto da tutti,  e simulare una misera tipologia di fuga, magari con una piccola torcia,  ma piccola, e rifugiarmi in un'altalena tra X Factor ed Anna Karenina, così passa la paura.....