venerdì 6 febbraio 2015

NEL CUORE


Gennaio, grazie a Dio, è passato, con le sue giornate corte, buie, fredde, con la solitudine che si porta dietro il periodo post feste, con quella pallida inquietudine che appartiene all'inizio dell'anno, con quella voglia che prende forse solo me, di scappare un po', lontano da tutti.......tanto non scappo mai.
Comunque gennaio non è stato del tutto inutile,  Giorgino ha compiuto un anno, ha cominciato a camminare, ha messo insieme sei denti, un migliaio di capelli, ed almeno tre quattro sillabe chiare, è stato finalmente battezzato, insieme ad altri due cuccioli che sembravano i suoi fratelli piccoli, ha sviluppato una passione smodata per l'apertura dei cassetti, per i coperchi, e per la sua vaschetta da bagno, mentre disdegna, per ora,  macchinine e ruote in generale.
Ripete in maniera ossessiva e casuale la parola 'dada', raramente dice 'mamma', mai 'papà' ..... ride molto, urla moltissimo, piange quasi mai....
Ha imparato velocemente l'arte di stregarmi, semplicemente piegando la testa da un lato, arricciando il naso all'insù, o mordendomi la guancia, questo bambino, che un giorno sarà un ragazzo, un uomo, piegando la testa di lato, potrà chiedermi qualsiasi cosa...
Ogni tanto però, allontanarmi da lui mi serve, mi fa bene, mi riporta da me stessa, dai miei silenzi, dalla mia pace, dalla mia principessa, che una ragazza lo sarà presto, ogni giorno è un po' più ruvida, più sbrigativa, più grande, più simile a quel riccio di suo padre.
Mi manca, la mia principessa, mi manca lo stare sola con lei, andare al cinema, noi due, andare a mangaire la pizza, noi due....come una volta.......durante le trasferte del principe.......
Si siamo regalate un fine settimana in montagna, con nonni al seguito ad occuparsi del cucciolo, e siamo state finalmente sole, sulle piste, in seggiovia, a mangiare, un giorno intero come ai vecchi tempi....
-Mamma, vai avanti tu, che ti guardo-
-Mamma, prova a tenere gli sci più larghi, e le braccia, non muoverle a caso, sembri una pazza, poi stai dritta, devi piegare solo le caviglie......-
-Brava mamma, stai migliorando...-
-Senti maestrina, intanto sono due anni che non scio, questa pista è una lastra di ghiaccio, c'è un vento imbarazzante, e non ho mai fatto una scuola di sci, tutto quello che so fare me l'ha insegnato il nonno mauro, un po' papà, e per il resto sono un'autodidatta, quindi, ti prego, cerca di non fare il fenomeno con me...e poi smettila di fare salti e fuoripista che mi fai paura....
-Dai mamma, non brontolare, non scii male.......andiamo, seguimi......-
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Quando è successo? mi sono distratta un attimo, e mi trovo di fronte una ragazzina strafottente che mi prende in giro perchè scio così così... era ieri che la guardavo stare in piedi per miracolo, forse era ieri l'altro, ma andava a spazzaneve, con le punte legate, la svegliavo presto, la vestivo, facevamo la ricerca dei piedini nella tuta da sci....-dov'è il piedino? Non lo trovo, dove si è cacciato? Eccolo.....-
Non mi manca lei piccola, non sono certa di quelle madri nostalgiche che vorrebbero sempre i figli attaccati alla gamba, anzi, mi piace la  mia ragazza, mi diverte vederla crescere, farsi grande, cambiare, ma mi manca il tempo da passare con lei,  per non perdere nulla delle sue evoluzioni, per capire chi diventa, in cosa si trasforma....
Sarà la vita, bisognerà abituarsi, ed in fretta, toccherà osservarla da più vicino possibile, nelle piccole cose visibili e non.............per ora ha messo gli occhiali, gli orecchini, gli anfibi alti.......
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-Mamma mi vesti tu? facciamo la ricerca dei piedini? Come quando ero piccola....
-Non ci pensare neanche,  vai per i dodici anni, non posso vestirti io, sei una ragazzina.......-
-Sarò pure una ragazzina, ma nel cuore sono ancora una bambina......-
 ........ nel cuore sono ancora una bambina........nel cuore sono ancora una bambina......io sarò sicuramente una sentimentale pappamolla, ma mi si è aperto il cuore in due...........

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